‘Gruppo della fonte’ era l’indirizzo dove ho abitato e ho iniziato il mio lavoro a Cappelle sul Tavo. Un gruppo di case costruite nei primi del Novecento, cui si aggiungevano, in momenti diversi, delle stanze che venivano costruite una dopo l’altra, appoggiate a quelle esistenti, man mano che cresceva di numero la famiglia. Ho voluto dare questo titolo ad un mio lavoro che raccoglie alcune casette in un paesaggio, racchiuso da un arco.

Ettore Spalletti

La galleria Vistamare è lieta di rendere omaggio a Ettore Spalletti presentando una esposizione di opere dell’artista nella sua sede di Pescara.

Le opere di Ettore Spalletti vivono il respiro di un cromatismo intriso degli umori e della luce della sua terra d’origine, l’Abruzzo. I rosa, gli azzurri, i grigi, i bianchi sostanziano volumi, corpi quadrati, rettangolari o rotondi, forme di oggetti sottratti alla realtà quotidiana e sublimate in figure geometriche.
In occasione della personale di Spalletti, tenutasi nella galleria nel 2017, Daniela Lancioni scriveva sul catalogo della mostra: ‘quale migliore occasione poter riflettere sull’arte di Ettore Spalletti osservando le sue opere esposte a Pescara? Qui la luce, il mare dalle cangianti tonalità, il profilo del Gran Sasso che la gente del posto chiama la bella addormentata, insieme alla lontananza dai ritmi frenetici di una grande città, restituiscono il contesto e il paesaggio immerso nei quali l’artista [ha vissuto]’.

In mostra saranno esposte opere realizzate tra il 1980 e il 2019, alcune delle quali mai presentate prima fuori dallo studio dell’artista, accanto a Sotto il tavolo 1997, opera ambientale concepita dall’artista come intervento site specific in una delle sale della galleria ed esposta in permanenza. Una sala interamente toccata dall’azzurro, colore indicato da Spalletti come atmosferico, che non può essere riprodotta fotograficamente, ma solo esperita. Il visitatore può attraversarla percorrendo un passaggio, ora più ampio ora più stretto, reso difficoltoso dalla presenza di un cubo pieno, che occupa quasi interamente la stanza. La apparente costrizione del passaggio produce un disorientamento iniziale, dovuto alle linee ortogonali del cubo che contraddicono la prospettiva sghemba della stanza, ma una volta entrati, non si distinguono più i confini che sfumano nella volta e ci si immerge nel colore. Una sensazione che forse può essere descritta prendendo in prestito i versi di un poeta amato da Spalletti.

Il mare è tutto azzurro.
Il mare è tutto calmo.
Nel cuore quasi un urlo
di gioia. E tutto è calmo.

Sandro Penna

Ettore Spalletti (1940-2019) è nato a Cappelle sul Tavo (Pescara) dove ha trascorso tutta la sua vita. A Spalletti sono state dedicate importanti mostre a livello internazionale nel corso degli ultimi 40 anni, più recentemente alla Galleria Nazionale d’arte moderna e contemporanea a Roma (2021), al Nouveau Musée National de Monaco nel Principato di Monaco (2019), a Palazzo Cini a Venezia (2015) e una retrospettiva presentata simultaneamente in tre musei italiani: MADRE, Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina, Napoli, GAM, Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino, e MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo, Roma (2014). Tra le altre importanti mostre personali si ricordano: GNAM – Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma (2010); Museum Kurhaus, Kleve (2009); Villa Medici, Académie de France, Roma (2006); Henry Moore Institute, Leeds (2005); Castello di Rivoli – Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli, Torino (2004); Fundación la Caixa, Madrid (2000); Museo di Capodimonte, Napoli (1999); Musée d’Art Moderne et Contemporain, Strasburgo (1998); MUHKA – Museum van Hedendaagse Kunst, Anversa (1995); Guggenheim Museum, New York (1993); Musée d’art moderne de la Ville de Paris, Parigi (1991); De Appel, Amsterdam (1989); Kunsteverein, Monaco (1989); Portikus, Francoforte (1989); Halles d’art contemporain, Rennes (1988); Museum Van Hedendaagse Kunst, Gand (1983); Museum Folkwang, Essen (1982). Spalletti è stato invitato più volte alla Documenta di Kassel (1982, 1992) e alla Biennale di Venezia (1982, 1993, 1995, 1997). Tra le installazioni permanenti si ricordano la Salle des dèparts (1996) per l’Hôpital Raymond-Poincaré a Garches – Parigi, e la Cappella (2016) realizzata insieme all’architetto Patrizia Leonelli per la Casa di Cura Villa Serena, a Città Sant’Angelo – Pescara.