Simone Berti nasce a Adria nel 1966.
Un senso di precarietà e sospensione, di straniante surrealtà, attraversa i lavori di Simone Berti; come l’artista stesso afferma: “é un lavoro, il mio, che prende le mosse dalla fede che nutro nei confronti dell’incertezza: la condizione dubitativa come strumento di conoscenza.”

Costruire possibili utopie e favole moderne attraverso apparizioni inaspettate. Rendere visibili le rappresentazioni della mente, questo sembra essere il fondamento dell’opera di Berti.

In occasione della sua personale presso la galleria Vistamare l’artista presenta alcuni disegni realizzati a grafite e sanguigna in dialogo con tre sculture di grandi dimensioni: costruzioni di cemento armato fanno da supporto ad elementi naturali, formando architetture che tendono all’idea di monumentale. Strutture che affondano le loro radici nella storia dell’arte e dell’architettura, dal Modernismo a Sironi, fino ad arrivare alla subcultura della letteratura fantascientifica.

Nei disegni l’artista sceglie la sanguigna per rappresentare un intero immaginario poetico, un mondo in equilibrio tra visionarietà contadina ed apologia della lentezza, riferimenti colti e narrazioni popolari.

Mentre nei lavori su carta l’artista si rifà all’uso di tecniche classiche, per le sculture ricorre ai materiali edili, il cemento armato ed i trucioli di alluminio, scarti di lavorazione che, al fine di diventare protagonisti dell’opera, sono prodotti appositamente, attraverso l’utilizzo del tornio.

Architetture in bilico, tra la celebrazione di cantieri edili ed officine meccaniche, scaturite da un romanzo di fantascienza ed appartenenti ad un mondo formalmente pulito e rigoroso. L’aspetto monumentale ed il peso del calcestruzzo evocano una forza che va al di là del fisico, concentrando nella loro immobilità, eterna, una forte energia potenziale. Dipingere il grosso tronco di un albero millenario è come trasferire all’opera parte della storia del mondo, le sculture di cemento ed alluminio ed i disegni realizzati a sanguigna vivono nella stessa dignità maestosa e profonda saggezza.