Vistamare è lieta di presentare La forma si trasforma, la quarta mostra personale di Mario Airò in galleria.

Il titolo riprende il nome di un libro “pop up” per bambini, ove ciò che conta è suscitare meraviglia attraverso la trasformazione dell’immagine, da geometrica a “fascinosa”, un universo altro rispetto al rigore di Mario, eppure contiguo.

La mostra presenta una serie di lavori dell’artista, dai più recenti a quelli più storici, in dialogo con alcune opere di artisti come Giovanni Anselmo, Ettore Spalletti, Haim Steinbach e Jan Vercruysse, il cui lavoro ha avuto un ruolo significativo per il suo percorso artistico.

Questo confronto tra opere e autori non ha finalità autocelebrative ma si impegna ad evidenziare la capacità che hanno avuto i predecessori dell’artista, alcuni dei quali diventati suoi fondamentali compagni di viaggio, di portare nuova linfa e ricchezza semantica ed esistenziale alle “rotture” e aperture dirompenti che la Storia gli aveva messo in mano.

Mario Airò è nato a Pavia nel 1961. Studia a Milano con Luciano Fabro e, nella prima metà anni ’90 con altri artisti dà vita allo spazio autogestito di Via Lazzaro Palazzi. Il suo approccio sperimenta e reinterpreta i diversi mezzi artistici, evidenziando la capacità di creare un continuo cross-over tra le discipline. Le sue opere nascono dal rapporto con molteplici riferimenti culturali come il cinema, la storia dell’arte, la letteratura, rilette, sempre con intenzione poetica, attraverso oggetti e situazioni quotidiane. Egli crea opere utilizzando oggetti, immagini, testi, suoni e fonti luminose, giocando su effetti incantatori per trasformare in spazi mentali gli ambienti e i luoghi che le accolgono. I suoi lavori sono presenti nelle collezioni del MAXXI, Castello di Rivoli, GNAM di Roma, MaMbo, Museion di Bolzano e altri. Attualmente vive e lavora a Milano.